Rab (Arbe) è un’isola dell’alto Adriatico situata nel golfo del Quarnaro, quell’ampio tratto di mare che si estende dall’Istria alla Dalmazia: è circondata ad ovest da Cres (Cherso) e Losinj (Lussino), a nord da Krk (Veglia) e a sud dall’isola di Pag (Pago). Il suo versante orientale guarda la terraferma, dominata dall’imponente catena del Velebit.
L’isola di Rab che si presenta, come molte altre in Croazia, con un litorale molto frastagliato, è lunga appena 22 km ma ha un’estensione di costa 5 volte maggiore, con un susseguirsi di baie, calette, piccoli istmi e centinaia di spiagge grandi e piccole, di ciottoli, di ghiaia e, soprattutto, di sabbia.
La presenza di ampie spiagge sabbiose, molte delle quali sono facilmente accessibili, è una delle caratteristiche che rendono l’isola di Rab diversa da qualsiasi altra in Croazia.
Anche il suo profilo è peculiare. Il versante orientale, a picco sul mare, è roccioso, selvaggio e completamente privo di vegetazione e di insediamenti umani; una serie di alture corre parallela alla costa e culmina nel monte Kamenjak, che con i suoi 408 metri è il punto più alto dell’isola. Sul versante opposto, i rilievi scendono più dolcemente e si sviluppa invece un territorio verde, ricco di boschi e di aree coltivate, protetto dai freddi venti continentali provenienti da nord est.
La particolare morfologia dell’isola crea le condizioni per un clima particolarmente piacevole ma anche un contrasto paesaggistico di grande effetto, che lascia sorpresi i visitatori che arrivano a Rab per la prima volta.
L’isola di Rab è circondata da alcuni isolotti disabitati, mete di belle escursioni, come Grgur (Gregorio) e Goli Otok (Golli o Isola Calva), situate nel canale di Velebit, lo stretto braccio di mare che separa l’isola dalla terraferma, e Dolin (Galliola), che corre parallela alla costa occidentale. Ci sono poi diversi isolotti minori vicinissimi alla costa, soprattutto nella baia di Supetarska.
Il clima mediterraneo, caratterizzato da calde estati e inverni miti, favorisce la presenza di numerose specie vegetali. Tra gli alberi ad alto fusto spiccano i pini, presenti in diverse varietà, tra cui il pino d’Aleppo, il pino nero e il pino marittimo.
I fitti boschi di leccio, tanto diffusi in passato nel Mediterraneo, sono in gran parte scomparsi anche nell’isola di Rab e al loro posto ci sono oggi arbusti e zone di bassa macchia mediterranea. Tuttavia una vasta distesa di lecci autoctoni è stata preservata nel bosco Dundo, che copre la penisola di Kalifront, una delle aree naturali più belle dell’isola. Nel bosco Dundo, soggetto alla protezione della sovrintendenza ambientale, si possono ammirare maestosi esemplari della veneranda età di 1.000 anni che formano, insieme ad altre varietà di alberi sempreverdi, il complesso forestale più esteso di Rab.
Il paesaggio costiero è dominato dal verde della macchia mediterranea, resistente a vento, salsedine e siccità e in grado di frenare i fenomeni di erosione, che tuttavia sono visibili in molte zone dell’isola; il sorbo, il corbezzolo, il ginepro, l’erica e moltissime erbe aromatiche fioriscono dalla tarda primavera fino a metà estate, creando un ambiente ricco di colori e profumi. Arrivando tra maggio e giugno a Barbat, il primo centro abitato che s’incontra dopo essere sbarcati dal traghetto, si viene letteralmente investiti dalla fragranza dell’Elicrisio.
La fauna terrestre è rappresentata da moltissime specie di uccelli, sia stanziali che migratori, e da diversi mammiferi e piccoli rettili; non ci sono tuttavia serpenti velenosi. Il mondo sottomarino è abitato da ricci e cetrioli di mare, spugne, stelle marine, cavallucci, granchi e molluschi, che si nascondono nelle migliaia di anfratti, oltre naturalmente a diverse specie di pesci. L’acqua limpidissima e cristallina si presta perfettamente allo snorkeling.